Research Projects

Comportamenti a rischio negli adolescenti: ricerca di sensazioni e differenze individuali

Tipologia finanziamento Istituzionale

Ambito disciplinare Psicologia Applicata

Ente Finanziatore ATENEO - Attività di Ricerca Istituzionali (EX 60%)

Data avvio: 30 September 2013

Data termine: 30 September 2016

Durata:

Abstract:

L’adolescenza è un momento di profonde trasformazioni, non solo fisiche, durante il quale i giovani possono trovarsi a sperimentare acuti momenti di inadeguatezza, di scarsa fiducia in sé e di incertezza. In questa fase della vita si intensifica, inoltre, l’affermazione della propria indipendenza e il bisogno di ampliare i confini del proprio spazio di vita, assieme alla curiosità di sperimentare nuovi stili di comportamento anche ricercando esperienze avventurose e a volte rischiose. L’uso di alcolici o sostanze psicoattive e la ricerca di “andare contro le regole” possono costituire quindi per alcuni adolescenti una risposta efficace a tali bisogni. Attività illegali o insalubri come guidare ubriachi o ad elevate velocità, abusare di droghe o attuare comportamenti sessuali non sicuri sono tradizionalmente riconosciuti come esempi di comportamenti a rischio. Recentemente anche altre attività, quali paracadutismo, bungee jumping o rafting, sono state incluse in questa definizione. Queste ultime vengono considerate attività rappresentative di un risk taking diverso, più calcolato e socialmente accettato (Moore & Gullone, 1996; Skeel, Neudecker, Pilarski, & Pytlak, 2007), ma tuttavia capace di minacciare l’incolumità degli individui. La recente ricerca, dunque, guarda con interesse anche a questo tipo di comportamenti che, benché diffusi in tutta la popolazione, sembrano essere maggiormente attuati dalle fasce giovanili (Steinberg, 2004) particolarmente attratte dalla ricerca del rischio e dell’avventura. (Michael & Ben-Zur, 2007; Moore & Gullone, 1996). Anche se fattori generali quali: l’egocentrismo adolescenziale "non accadrà mai a me!" (Greene et al, 2000; Michael, Ben-Zur; 2007.) o l'influenza dei pari (Gardner & Steinberg, 2005) sono stati riconosciuti come fondamentali nell’eziologia delle condotte a rischio in adolescenza, numerose ricerche hanno sottolineato la funzione fondamentale svolta dalle differenze individuali. Tratti di personalità quali Estroversione, Amicalità, Apertura all'esperienza, Stabilità emotiva e Psicoticismo, ad esempio, sono stati considerati correlati a comportamenti sessuali rischiosi (Miller et al., 2004), abuso di tabacco, alcol (Hong & Paunonen, 2009) o droghe (Prisciandaro, McRae-Clark, Moran-Santa Maria, Hartwell & Brady, 2011) e a comportamenti di guida non sicuri (Dahlen & White, 2006). Dimensioni inoltre più specificamente legate alla ricerca di sensazioni, come Audacia, Impulsività o tratti di Sensation Seeking hanno dimostrato un ruolo chiave nella propensione al rischio. Questi ultime, in particolare, possono essere definiti come '' tratti caratterizzati dalla ricerca di sensazioni e esperienze varie, nuove, complesse e intense; e dalla volontà di assumere rischi fisici, sociali, giuridici o finanziari per il solo gusto di queste esperienze'' (Zuckerman, 1994, p. 27). Tutte queste variabili sono state, infatti, più volte associate, ad esempio, al consumo di caffeina (Jones & Lejuez, 2005), all’abuso di sostanze (Butler & Montgomery, 2004) o alla propensione per la pratica di sport estremi (Franques et al., 2003). Altre differenze individuali hanno dimostrato, inoltre, di poter influenzare l'assunzione del rischio o la sua valutazione. Differenze interessanti si sono riscontrate tra maschi e femmine: i primi partecipano in genere più frequentemente ad attività rischiose rispetto alle seconde (Cherpitel, 1993). Alcuni studi hanno dimostrato, infine, che non solo il genere, ma anche l'età può influire nell'assunzione di rischi e nella ricerca di sensazioni (Steinberg et al., 2008; Gullone & Moore, 2000). Tratti di personalità e dimensioni quali Sensation Seeking, Impulsività e Audacia sembrano dunque determinanti fondamentali nello spiegare le condotte a rischio. Sebbene gli effetti di tali variabili sulla valutazione e attuazione dei comportamenti a rischio siano stati ampiamente documentati, solo raramente sono stati studiati attraverso modelli globali capaci di evidenziare eventuali effetti indiretti in un quadro causale complessivo. L'obiettivo principale della presente ricerca è, dunque, quello di verificare in un unico modello il ruolo che queste variabili svolgono nel determinare i comportamenti a rischio negli adolescenti e la percezione che gli stessi hanno di tali comportamenti. Si intende verificare, in particolare, se le relazioni tra tratti di personalità e valutazione o attuazione di comportamenti a rischio, tra gli adolescenti, siano dirette o piuttosto mediate da dimensioni quali Sensation Seeking, Impulsività e Audacia. Inoltre, al fine di comprendere meglio il ruolo delle differenze individuali nelle condotte a rischio tra gli adolescenti, ci si propone di testare modelli separati per maschi e femmine. A tal fine ad un gruppo di almeno 250 adolescenti sarà somministrata una batteria di test standardizzati, come ad esempio l’EPQ-R, l’IVE (Dazzi, Pedrabissi, & Santinello, 2004) e la SSS-V (Zuckerman, Eysenck, & Eysenck, 1978). La percezione del rischio e l’attuazione di condotte pericolose saranno rilevate attraverso la creazione e somministrazione di un apposito questionario. Si procederà, in un primo momento, all’analisi delle caratteristiche metriche delle scale utilizzate e successivamente alla verifica dei modelli causali attraverso l’uso di modelli di equazioni strutturali (Lisrel 8.8: Jöreskog & Sörbom, 2007).